Il filmato della BBC era efficace, ma davvero niente di nuovo.
La signora che ha raccontato la sua storia è stata veramente la cosa più incisiva della puntata, e sono felice che abbia potuto costruirsi una vita normale.
Fermo restando che ovviamente non tutti i preti sono come quelli incriminati, di tutta la puntata alla fine mi è rimasta la sensazione che la Chiesa eviti accuratamente di rendere note le eventuali denunce portate ai vescovi, e che preferisca risolvere tutto in casa, impartendo punizioni che si limitano all'allontanamento dei colpevoli, con destinazione conventi.
Il che non mi sta bene per nulla, perchè non ritengo giusto che i preti ottengano condizioni di privilegio rispetto ai laici, dato che il male che fanno alle vittime è uguale o addirittura peggiore, perchè, come abbiamo sentito, lo fanno "in nome di Dio" - un doppio tradimento, che orrore!
E sottrarre i colpevoli alla giustizia normale vuol dire anche impedire eventuali risarcimenti alle vittime. Complimenti!
La cosa strana di tutta questa vicenda è che nessuno ha tirato in ballo la contraddizione palese tra queste situazioni, che risultano notoriamente molto diffuse, e la posizione ufficiale della chiesa contro l'omosessualità.
Come se quella interna fosse meno grave...
In aggiunta vorrei sottolineare che se ai preti venisse consentito il matrimonio, tante devianze indotte dall'astinenza forzata probabilmente non si produrrebbero.
Quel che è certo è che, come dice la Oppo, l'impegno che la Chiesa mette per stroncare queste violenze è minimo rispetto allo spiegamento di forze schierato contro i Dico...
L’impegno
Maria Novella Oppo
La puntata di Annozero sui preti pedofili è stata una delle cose migliori viste in tv quest’anno.
E non perché abbia rivelato fatti nuovi. Anzi, il documentario della Bbc, in fondo non era essenziale, se non per la libertà di informazione.
Casi simili sono avvenuti anche in Italia e sono stati raccontati in studio dai protagonisti, aiutati da un Santoro che è apparso più misurato che mai, pur senza nascondere le sue idee.
Perché, certo non è colpa del Vaticano se anche tra i sacerdoti ci sono dei pedofili, ma quello che ci si aspetterebbe dalle istituzioni religiose è almeno un’azione più vigile e caritatevole nei confronti delle vittime.
Monsignor Fisichella aveva un compito molto difficile e lo ha assolto con la sapienza di un principe della Chiesa, ma niente poteva stare a confronto con le parole della donna che ha raccontato la violenza subita per 15 anni.
Una violenza contro la quale a noi laici sembra che la Chiesa non abbia messo in atto neanche una minima parte dell’impegno mostrato contro le coppie di fatto, composte da adulti che si amano.
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